Esiste un posto alle porte di Firenze dove 45 tra bambine e bambini non vedono accolte dal Comune le loro iscrizioni a scuola; dove 250 tra donne e uomini, anziani e bambini sono costretti a razionare l’acqua perché Publiacqua non garantisce una pressione adeguata; dove le istituzioni negano la residenza che garantirebbe loro i diritti minimi di cittadinanza. Siamo all’ex ospedale Luzzi di Pratolino, oggi al centro di una vicenda che vede le istituzioni locali, in nome di una legalità perbenista, negare l’accoglienza ad una piccola comunità di stranieri. Anzi extracomunitari e dunque nell’immaginario collettivo (che non è la realtà con la quale la ‘vecchia’ politica ha smesso di fare i conti ormai da tempo) sono pericolosi delinquenti, magari anche mussulmani e comunque diversi da noi.
Allora le giunte di centro-sinistra di Sesto Fiorentino e Vaglia, con responsabilità anche regionali e fiorentine, ambiscono allo sgombero, vogliono la negazione anziché la soluzione del problema. E non si accorgono che i loro stessi elettori, come succede a Montorsoli, hanno un atteggiamento diverso, vogliono perlomeno capire e si accorgono che l’‘oggetto’ della contesa è in ogni caso un pezzo di umanità.
Intanto dobbiamo ringraziare il Movimento di Lotta per