Dal 14 dicembre i pendolari che lavorano a Firenze potrebbero essere danneggiati come non mai e dovrebbero prendersela con la Regione Toscana e in particolare con l'assessore ai trasporti Riccardo Conti. Il servizio ferroviario di prossimità, già scadente per mezzi e orari, peggiorerà ulteriormente con l'entrata in vigore dell'orario invernale con il quale le Ferrovie presenteranno la nuova Alta Velocità.
A lanciare l'allarme sono i sindacati dei ferrovieri, secondo i quali, citando fonti di Trenitalia, sarà tagliato il 7% del traffico regionale, 18 Eurostar salteranno la fermata di Firenze, e molti convogli, tra i quali gli Intercity, dovranno abbandonare la direttissima per tornare sulla antica linea allungando così i tempi di percorrenza. Questo drammatico scenario rappresenta un'ulteriore mazzata per chi è costretto già a grossi sacrifici per andare a lavorare. Per molti significherà alzarsi prima la mattina e tornare più tardi a casa, viaggiando su treni ancora più sovraffollati e in peggiori condizioni d'uso. Per altri significherà tornare all'uso dell'automobile, mezzo quanto mai scomodo da parcheggiare a Firenze ma soprattutto inquinante. Se Riccardo Conti non riuscirà a fermare questo nuovo assetto delle ferrovie toscane saranno insomma guai per tutti: per chi viaggia, per chi lavora e per chi vive a Firenze, visto che i livelli di smog continueranno a salire nonostante la retorica ambientalista dei governi cittadini e regionali e nonostante il processo giudiziario in corso a carico degli amministratori pubblici toscani, a partire dal sindaco Leonardo Domenici.