22 gennaio 2009
Quando i nodi vengono al pettine
In via dell'Anguillara 14 abitavano inquilini come tanti che si possono trovare a Firenze nel quartiere di Santa Croce. Ma via dell'Anguillara 14 faceva gola a una qualche immobiliare romana e allora sfratto per tutti, in attesa di un bel progettino di "recupero". Il Movimento di lotta per la casa non ci sta, e insieme all'Unione Inquilini organizza un piccolo fronte di resistenza, che coinvolge gli abitanti del palazzo, con tanto di uso collettivo degli spazi non abitativi per meglio coordinare le iniziative e ospitare assemblee. Perfino una mostra, nell'aprile del 2004, di foto e disegni, a testimonianza dello spopolamento del centro storico e dell'espulsione dei suoi abitanti. L'amministrazione non ha mostrato il minimo interesse, né per la vicenda né per il generale progredire dell'appropriazione della città da parte dei grandi interessi immobiliari: si è limitata a proporre qualche dilazione nei tempi, rinunciando di fatto a qualsiasi guida pubblica dei processi di trasformazione. Ora i nodi vengono al pettine: le denunce del Movimento, del tutto inascoltate, dimostrano la loro fondatezza. L'immobiliare ha lavorato, l'amministrazione non ha vigilato affatto nonostante i vincoli di un edificio storico (quanta solerzia invece contro chi pulisce un vetro al semaforo, mendica uno spicciolo, suona una chitarra per strada!), e solo per interessamento di altri la Magistratura è intervenuta, sequestrando l'immobile e ipotizzando abusi gravissimi: dentro al palazzo di Baldaccio d´Anghiari conte dell´Anguillara hanno fatto quello che hanno voluto in barba ai vincoli, con 28 appartamenti di lusso, un residence, negozi, uffici. E abbiamo un sindaco e un (ex) assessore all'urbanistica che giurano che hanno fatto tutto il possibile per il bene pubblico. Chissà a quale pubblico si riferivano. Noi intanto siamo stati e saremo a fianco di coloro che affermano il diritto all'esistenza di una città non espropriata alla residenza originaria.