19 gennaio 2009

Cittadinanza attiva verso Palazzo Vecchio

Difesa e espansione dei diritti della persona a partire dai più deboli, tutela dei beni comuni e dell'ambiente, gestione pubblica dei servizi locali, rifiuto dell' "urbanistica contrattata", cultura come strumento di cambiamento. Ecco alcuni dei punti fermi di un percorso di cittadinanza attiva che nasce in questi giorni a Firenze e che vuole concretizzarsi in una proposta elettorale per le amministrative di giugno, in alternativa al PD e alla sua coalizione. Un'alternativa elettorale aperta, fondata sul rispetto dei principi costituzionali e costituita dalle esperienze vive che negli ultimi anni hanno animato chi si è opposto alla cattiva gestione della cosa pubblica; un laboratorio politico aperto che non parte da liste o da candidature ma a queste vuole arrivare attraverso un lavoro trasparente e condiviso di analisi e di proposte per la città. In continuità con il lavoro svolto dal gruppo Unaltracittà/Unaltromondo, dal 2004 all'opposizione in Palazzo Vecchio, ma arricchita dalla presenza di quei soggetti che insieme hanno fatto rete in questi anni, questa nuova e più ampia esperienza vede lavorare insieme chi si è impegnato sul fronte della gestione dei rifiuti, per la ripubblicizzazione dell'acqua, contro il sottoattraversamento Tav, a favore dell'edilizia sociale, la tutela della salute della collettività, le politiche di accoglienza. E chiama a contribuire chi si riconosce nella direzione intrapresa, contro l'antipolitica e il rischio di sbandamenti a destra. Al fondo la condivisione di un'idea di città che non sia al servizio di pochi,(grandi) interessi, e nella quale vengano ascoltati i bisogni e sia perseguito l'interesse della collettività. Una scommessa difficile, che nasce dal basso e mira in alto.