17 febbraio 2009

Travestimenti

Mike Bongiorno colpisce ancora. Dopo aver battezzato politicamente Silvio Berlusconi, dalla sua Ruota della fortuna esce per la carica di sindaco di Firenze il più berlusconiano dei candidati Pd: Matteo Renzi, fresco vincitore delle Primarie del centrosinistra. E' proprio un video su YouTube con un giovanissimo Renzi su Canale 5 a dare sostanza ad una campagna elettorale con poche differenze sostanziali tra i 5 candidati (4 del PD più 1 de "La Sinistra"): tutti avevano infatti firmato un programma di coalizione che ha come punto fermo la positiva valutazione del governo Domenici e il completamento "necessario e imprescindibile" delle grandi opere programmate in città.
Ma Renzi ha giocato su una presunta diversità rispetto all'apparato dei partiti tradizionali, e proprio questo ha pagato, confermando un evidente scollamento tra ceto politico e cittadinanza. Invece, a parte lo stile rampante e populista, Renzi è in continuità con l'era Domenici, condividendone le scelte considerate "strategiche" di inceneritore, tunnel per la Tav, circonvallazione nord sotto le colline, fino alla esternalizzazione dei servizi pubblici e all' urbanistica contrattata.
Cambiamento apparente più che di sostanza, dunque, un travestimento in una prospettiva che a molti non piaceva e non piace, perché si sentono lontani da essa non solo in quanto avversari di Matteo Renzi, ma in quanto alternativi al PD e alla sua coalizione. Su questo esito elettorale la sinistra dovrà riflettere bene: analizzare la disaffezione prodotta nel loro elettorato dai partiti che hanno governato la città negli ultimi 15 anni, e proporre sia scelte concrete diverse che una nuova modalità di rapporto tra chi governa e chi è governato. La sfida, ora più che mai, è costruire un'alternativa credibile per un futuro molto vicino.