07 settembre 2009

Uno spazio non in vendita

Nel centro di una città la convivenza tra residenti e commercianti, lo sappiamo, è uno degli obbiettivi più difficili da raggiungere. E quando si ottiene, un'amministrazione dovrebbe sostenere in ogni modo l'equilibrio raggiunto tra chi vuol dormire e chi vuole vendere, tra chi vive la città di giorno e chi di notte. Nel cuore storico di Firenze, nel rione di San Pierino, esercenti e residenti si sono uniti per la costituzione del “Comitato per la rinascita di San Pierino”, e per ricreare una socialità ormai perduta hanno chiesto al Comune di poter mettere sotto un arco pedonalizzato sedie e tavolini a disposizione di tutti e senza scopi commerciali. L'idea era di creare uno spazio di libera aggregazione rendendo l'area più sicura e facendo in modo che la gente del quartiere – anziani, ma anche giovani – ricominciassero a vivere per strada. Anche di notte. L'Amministrazione comunale ha completamente ignorato la richiesta e così commercianti e residenti hanno deciso l'autogestione dello spazio pubblico collocando di propria iniziativa tavoli e sedie. L'iniziativa ha riscosso successo ma gli esercenti della zona sono stati multati dai vigili urbani per aver “occupato” il suolo pubblico. Paradossale, perché proprio alla collettività veniva destinato quello spazio. Come è paradossale che vengano puniti cittadini che mettono in pratica una reale convivenza civile sulla base di un Regolamento denominato appunto “Norme di convivenza civile”. Ma il Comitato non demorde e prosegue nella sua battaglia. E vedremo se l'amministrazione comunale alla fine concederà al “Comitato per la rinascita di San Pierino” l'autorizzazione per mettere a disposizione di tutti lo spazio che è di tutti.