06 novembre 2009

Urbanistica, le parole non ci bastano più

La gravità della situazione nella gestione urbanistica della città sta emergendo in tutta la sua portata, dopo che per anni si è cercato di non vedere e di non sapere. Non si può limitare tutto alla sola responsabilità individuale, sulla quale peraltro sta indagando e indagherà la Magistratura. E' necessario un giudizio politico su un sistema che ha consentito si formasse un gruppo di potere efficiente che per anni, nella gestione del territorio, ha saldato la cosa pubblica e gli interessi privati. E che in tutti questi anni e ha prodotto i "casi" Castello, Multiplex, Quadra. Nessuno può dire che non sapeva. Da parte nostra, come anche da parte di comitati e singoli cittadini, sono stati fatti atti precisi di denuncia per richiedere la dovuta trasparenza in situazioni oscure. Se davvero la nuova amministrazione Renzi vuole prendere le distanze da chi lo ha preceduto, lo dimostri azzerando il Piano strutturale di Biagi e il Regolamento edilizio di Bartoloni. Nell'immediato, occorre accogliere gli atti che oggi abbiamo presentato e che chiedono di sospendere in via cautelare tutte le deliberazioni e le varianti urbanistiche, Dia e Permessi a costruire ancora in itinere riferibile alla Quadra srl, nonché i cantieri edilizi ancora aperti e progettati o riferibili alla società finita sotto l'inchiesta “Le mani sulla città”. Non ci bastano dunuque, da parte del sindaco, le sole assicurazioni sulla trasparenza dell'amministrazione comunale. Alle parole devono seguire i fatti.