27 ottobre 2006

Il diritto di sapere

Lunedì scorso si è tenuta al Parterre una partecipatissima assemblea di zona, organizzata dal Comitato contro il sottoattraversamento Tav di Firenze. La sala era gremita di persone diverse tra loro per età e tipologia, accomunate da due esigenze di fondo: la necessità di sapere qualcosa di più sul famigerato tunnel di 8 km da Campo di Marte a Castello, e la spinta a organizzarsi per contrastare un progetto che, come è stato detto da tecnici, docenti universitari e attivisti, è dannosissimo (pensiamo alle gallerie del Mugello), costosissimo (più di 1 miliardo di euro) e inutile (la tav può passare in superficie). Di fronte ai grafici che venivano illustrati dai membri del Comitato (che in realtà è una rete ampia di associazioni, gruppi e singoli volontari) i partecipanti hanno ascoltato, parlato, fatto proposte. E' stato un ottimo esempio di come la gente abbia voglia non solo di sapere quali sono le scelte che modificheranno la città in cui vive e lavora, ma anche di essere resa partecipe di quelle scelte. Non vuole più venire a sapere le cose dopo che le decisioni sono già state prese e l'unica reazione che rimane è una  protesta che non riesce più a modificare la realtà. Si è resa conto di questo l'amministrazione? Non sembrerebbe. Infatti brilla per la sua assenza in città. Meno male che sul tunnel sotto Firenze il Comitato si è impegnato a fare una serie di assemblee nelle diverse zone. Garantendo ai cittadini il diritto di sapere. Nel frattempo, in attesa che arrivi anche da voi, visitate il sito: www.notavfirenze.blogspot.com