Un bellissimo sito della Regione Toscana è dedicato all'impronta ecologica, ovvero la quantità di territorio biologicamente produttivo che viene utilizzato dalla Toscana per produrre le risorse che consuma e per assorbire i rifiuti che genera. Da questa analisi emerge un dato alquanto preoccupante. Ogni toscano consuma ogni anno 4 ettari di risorse naturali, il che vuol dire che per mantenere il nostro stile di vita serve un vasto territorio che va dal Piemonte al Lazio e dalle Marche alla Corsica.
Evidentemente nel modello di sviluppo attuale, sostenuto anche dalle politiche delle nostre amministrazioni, qualcosa non quadra. Di fatto i nostri 'avanzati' modelli economici possono essere sostenuti solo perché i paesi più poveri, con i loro bassi consumi, compensano la nostra richiesta di capitale naturale. Basti confrontare l'impronta di uno statunitense (9,6 ettari) con quella di un etiope (0,7 ettari procapite).
I recenti rapporti Living Planet del Wwf e Stern del governo inglese ci dicono che dobbiamo invertire questa tendenza assurda, e che per farlo dobbiamo passare dall'attribuire valore a ciò che misuriamo a saper misurare ciò a cui attribuiamo valore. Una rivoluzione culturale a cui siamo obbligati a dare seguito. Ad iniziare dai nostrti comportamenti personali evidentemente, ma anche pretendendo una forte attenzione da parte delle istituzioni nel perseguire un modello di sviluppo alternativo all'attuale. E qui, almeno a Firenze e in Toscana, non ci siamo. Ottusamente si perseguono grandi opere che incidono sì sul PIL ma che peggiorano la sostenibilità del nostro territorio: dalla speculazione di Castello al sottoattraversamento TAV, dalla saturazione di ogni spazio verde della città al favorire la mobilità individuale piuttosto che la collettiva. Viviamo ormai in un territorio che soffre, in un contesto negativo che ci avvicina giorno dopo giorno ad un declino economico, sociale e ambientale irreversibile. In questo panorama desolante i nostri amministratori legano il progresso e la modernità allo sviluppismo economico fine a se stesso, incapace di fare i conti con il rispetto dell'ecosistema. Ovvero di noi stessi.
Link
http://www.rete.toscana.it/sett/pta/impronta_ecologica
http://www.unaltravoce.info