10 novembre 2006

E' nato 'Voci dal carcere'

Una buona notizia per chi crede che il grado di civiltà di un paese si misuri non dal numero di vetrine griffate del suo centro storico ma anche dal livello di vivibilità delle sue carceri. Questa settimana è nato "Voci dal carcere", un coordinamento/osservatorio sulla realtà carceraria fiorentina, costituito da operatori, insegnanti, volontari, attivisti, ex-detenuti, detenuti e loro famigliari.  L'iniziativa mette in rete l'esperienza e le competenze maturate in anni di lavoro sul campo, lontano dalla retorica e dal paternalismo che troppo spesso accompagnano i discorsi ufficiali sulle realtà penitenziarie. Qui contano i fatti: l'inchiesta sistematica è il metodo di lavoro e la situazione post-indulto il primo tema da affrontare.
E infatti i volontari del Coordinamento hanno già redatto un primo questionario, in 10 lingue, con una decina di domande sui problemi legati al lavoro, all'alloggio e all'assistenza, che verrà distribuito in alberghi e mense popolari, Sert e altri luoghi dove possono essere raggiunte il maggior numero di persone uscite con l'indulto.  Il secondo questionario sarà sulle condizioni delle carceri fiorentine: Sollicciano, Gozzini, Meucci e realtà penitenziarie per le misure alternative. Coordinare l'azione delle associazioni che lavorano nel carcere, aprire un dibattito pubblico su chi va in carcere, come si vive, e cosa succede quando si esce. "Voci dal carcere" si riunisce ogni secondo martedì del mese alle ore 18 presso la libreria LibriLiberi di via San Gallo. Siamo tutti/e invitati/e a partecipare. I volontari ci saranno. E le istituzioni che cosa stanno facendo?