04 aprile 2007

Speculazione immobiliare e centro storico

L'emergenza abitativa coinvolge anche a Firenze un numero elevatissimo di persone. A questo bisogno, testimoniato dalle migliaia di persone in lista d'attesa per l'assegnazione delle case popolari e dagli sfratti annunciati per i prossimi mesi, l'Amministrazione Comunale risponde con una politica abitativa che favorisce gli interessi dei costruttori più che quelli dei cittadini. E intanto si svuota progressivamente il centro storico, da cui la speculazione continua a cacciare la residenza originaria. Per questo l'Unione Inquilini e il Movimento di lotta per la casa sabato scorso hanno organizzato un primo "Tour di denuncia e opposizione", segnalando l'incredibile numero di palazzi vuoti o comunque svuotati delle loro funzioni originarie in via del Proconsolo, via de' Benci, via de' Neri, via dell'Anguillara, via Ghibellina. Attenzione particolare va posta anche alle caserme e ad altri edifici militari dismessi che non devono cadere nelle mani della speculazione immobiliare, ma avere una destinazione sociale: dall'ospedale militare San Gallo, all'ex caserma Guidobono, alla De Laugher di via Tripoli (promessa come sede del Liceo artistico), alla Predieri di Rovezzano. Anche Firenze, come già stanno facendo altre grandi città, deve ora chiedere al Ministero della difesa che il suo patrimonio di aree dismesse sia utilizzato per rispondere ai bisogni della collettività e non agli appetiti della speculazione privata. Il Consiglio Comunale sulla casa, programmato per metà aprile, dovrà essere l'occasione per affrontare finalmente una delle più gravi emergenze in città.