"Problema: se ogni famiglia produce 5,7 kg di rifiuti al giorno e solo il 50% è riciclabile, tra quanto tempo saremo nella cacca?" Cacca, usa proprio questo termine infantile Matteo Renzi, presidente della Provincia di Firenze, per promuovere con una campagna pubblicitaria la costruzione di un nuovo mega inceneritore nella Piana fiorentina. Un presidente infantile e bugiardo, nonostante nel suo curriculum racconti di aver fatto il caposcout e l'arbitro di calcio.
Affermare che solo il 50% dei rifiuti è riciclabile è una di quelle falsità che minano ulteriormente la credibilità degli amministratori Democratici in Toscana. E' un dato strumentale, agitato nei manifesti 6x3 per convincere gli abitanti della Piana che incenerire i rifiuti è una cosa che va fatta per forza. Se il nostro fosse meno provinciale conoscerebbe le esperienze più virtuose nella gestione dei rifiuti sia nel nostro paese che nel resto del mondo. Il Comune di Capannori (Lucca) dal 1 febbraio al 31 ottobre 2006 ha raggiunto 82,40% di raccolta differenziata. Il Consorzio Priula gestisce il ciclo dei rifiuti urbani di 23 comuni della provincia di Treviso: 583,79 Kmq per 220.000 abitanti, raccolta differenziata al 75,3%. L'area metropolitana di San Francisco (USA), quasi un milione di abitanti, nel 2004 ha riciclato il 66% dei rifiuti prodotti. Camberra (Australia) 330.000 abitanti per una raccolta differenziata che raggiunge il 69%.
Il presidente di provincia più giovane d'Italia (forse per questo ha usato il termine 'cacca'?) è ascrivibile a pieni titoli in quel sistema berlusconiano incapace di affrontare la modernità. Che sta invece dalla parte di chi crede che il futuro stia nella riduzione, nel riciclaggio e nel riuso attraverso la raccolta differenziata e la lavorazione in impianti a freddo di quel che infine (30%) resta. Quanto alla campagna di Renzi, l'unica cosa da fare è chiedere il ritiro dei manifesti e far partire una bella denuncia per pubblicità ingannevole. Ecchediamine, anche la cacca ha i suoi diritti!