Lunedì 14 gennaio, primo consiglio comunale del 2008 in Palazzo Vecchio, piazza della Signoria. E’ il mio quarto anno da consigliera e dovrei ormai essere abituata a questo osservatorio, ma il 2008 comincia proprio male. Apre la seduta l’intervento, sulla morte di un senza fissa dimora per assideramento, dell’assessora all’accoglienza e all’integrazione. Era lei che una settimana dopo il fatto ammetteva al tg regionale di non saperne niente; sempre lei che poco prima di Natale, di fronte all’allarme lanciato dalle associazioni di base sulla condizione di circa 250 persone che vivono per strada, aveva dichiarato che tutto era sotto controllo.
La seduta prosegue con l’inaccettabile protocollo per la costituzione di un grande gestore dell’acqua: al centro della questione ancora il potere della multinazionale Acea. Al protocollo si contrappone la ‘lettera aperta’ a 161 sindaci toscani, diffusa da associazioni e movimenti, per la difesa dell’acqua come bene naturale e diritto umano fondamentale. Il dibattito è aperto, alla sinistra riaprire i giochi.