21 maggio 2009
Quale scuola ci aspetta?
I tagli alla scuola pubblica previsti dalla cosiddetta “riforma Gelmini” continuano a farsi sentire. E per il prossimo anno scolastico si prospetta una situazione gravissima: non solo non ci saranno incrementi di organico per gli insegnanti, ma vi saranno più in generale tagli al personale, sia docente che non docente. Sono state ignorate per questo anche a Firenze le richieste della maggior parte di genitori che richiedevano le trenta ore settimanali nelle scuole elementari. Laddove ci sarà il tempo pieno la situazione sarà la stessa: il numero degli alunni per classe aumenterà moltissimo, con enormi difficoltà per gli insegnanti e per i bambini più fragili, compresi gli stranieri. Penalizzazioni che ci saranno anche nella scuola media, dove agli stranieri saranno probabilmente riservate le cosiddette ‘classi ponte’: non possiamo consentire che la scuola diventi un luogo di discriminazione. La legge sulla sicurezza in discussione in questi giorni, tra l'altro, prevederebbe per i docenti l'obbligo di denunciare gli immigrati irregolari. Il Governo nazionale sta dunque attaccando in maniera molto grave la scuola pubblica e minando i più elementari diritti costituzionali. E' per tutti questi motivi che a livello locale serve un'azione incisiva per scongiurare una situazione che screditerebbe l'istruzione scolastica nel nostro Paese. Occorre che tutte le istituzioni locali profondano il massimo sforzo per non lasciare i genitori da soli nelle loro battaglie.