12 luglio 2009

Lo spazio del dissenso

Da qualche tempo in città si respira un clima diverso che può passare inosservato ai più ma inquieta chi si preoccupa dell'agibilità degli spazi di democrazia e di dissenso. Alcuni episodi, anche di natura diversa, accaduti negli ultimi due mesi sono emblematici, e mostrano una città pericolosamente più ostile e inquietante.

11 maggio: la polizia carica un corteo di studenti medi, diversi feriti, 10 fermi 19 denunce; 8 giugno: occupazione da parte dei collettivi studenteschi di una palazzina vuota nel quartiere delle Cure per farne centro culturale autogestito, sgombero immediato, con notevole aggressività da parte delle forze dell’ordine e 7 ragazzi denunciati; 30 giugno: due ragazzi del Centro popolare Autogestito Firenze sud sono fermati dalla polizia senza motivo e portati in questura, trattenuti tutta la notte, poi rilasciati senza alcun addebito; 7 luglio: 5 giovani che stavano partendo per Roma per partecipare alle proteste contro il G8 vengono fermati alla stazione di Rifredi e trattenuti in questura tutto il giorno senza alcuna motivazione; 8 luglio: 40 denunce per le proteste studentesche al Rettorato, senza alcun atto di violenza, per contestare lo svolgimento del G8 e gli arresti di Torino.

Che sta succedendo a Firenze? Lasciamo che si riducano gli spazi di agibilità democratica, si alzi il livello dello scontro nei confronti dei non omologati, si criminalizzi il dissenso? Nel silenzio di chi dovrebbe alzare il livello di attenzione su una preoccupante aggressività istituzionale.

C’è bisogno di una ferma presa di posizione da parte di tutti quei soggetti che ritengono valori incomprimibili i diritti di espressione e di manifestazione. E’ il momento che le realtà che difendono la democrazia sostanziale, e non solo formale, facciano sentire la loro voce.