03 luglio 2009

Viareggio, cronaca di una tragedia annunciata

La tragedia di Viareggio ha scritto una delle pagine più dolorose per la nostra regione. Bisogna però dire con chiarezza che questi incidenti non sono frutto della casualità. Sindacati, comitati nati in maniera spontanea, esperti e semplici lavoratori, da anni denunciano l'inadeguatezza del sistema ferroviario. Poca sicurezza, ma anche investimenti mal gestiti. Nell'agosto dello scorso anno il macchinista Dante De Angelis è stato licenziato da Ferrovie per aver segnalato, come delegato alla sicurezza, anomalie ai treni Eurostar. Da allora ci sono stati numerosi incidenti a quei treni: due ETR 500 si sono spezzati, sei lavoratori e cinque viaggiatori sono morti. Ma il licenziamento non è stato ancora revocato. C'è poi la politica di appalti e subappalti al massimo ribasso, che Ferrovie pratica regolarmente in tutti i settori. Una scelta che inevitabilmente abbassa la qualità dei servizi, a partire dalla manutenzione, oltre a dare sempre minori garanzie ai lavoratori. Infine, ma non ultima, la questione della Tav. Con i suoi enormi costi, clamorosamente gonfiati negli anni, sta “succhiando” tutte le risorse, peraltro di dubbia destinazione. E' davvero troppo evidente che gli investimenti vadano dirottati a migliorare il servizio ferroviario esistente, e incrementare manutenzione e misure di sicurezza. A partire, per quanto riguarda il nodo fiorentino, dai soldi che si risparmierebbero preferendo al tunnel un attraversamento di superficie, che costerebbe circa un decimo.