19 ottobre 2009

Acqua salata a Firenze

A Firenze si pagano per l'acqua le tariffe più alte d'Italia. A rilevarlo sono le ricerche effettuate negli ultimi giorni da autorevoli associazioni indipendenti. Secondo il dossier di Cittadinanzattiva a Firenze la spesa media annua per la bolletta dell'acqua nel 2008 è di 378 euro, a fronte di una media nazionale pari a 253 euro, e con un incremento della bolletta del 7,4% rispetto al 2007. Ancor più critica la situazione secondo le cifre di Altroconsumo, che addirittura indicano una spesa media annua 448 euro. Firenze è così in cima alla classifica delle città più care: nella nostra città l'acqua costa il 300% in più rispetto a Milano, ad esempio. Inoltre, la riduzione nel 2009 della fascia di tariffa agevolata ha comportato la spalmatura degli aumenti tariffari su un numero più ampio di nuclei familiari, coinvolgendo così anche quelli con minore capacità di reddito. Si tratta di una situazione inaccettabile: non si possono pagare cifre del genere per un bene di prima necessità. Né si possono giustificare con la qualità dell'acqua, come tenta di fare Publiacqua, la società che gestisce il servizio idrico. In realtà Publiacqua ha presentato nell'ultimo bilancio un utile di esercizio di circa 8 milioni di euro (che si assommano ai 5 dello scorso anno), destinati ampiamente alla remunerazione dei soci tra cui i soci privati industriali. E' questo il risultato del modello di gestione affidato ad una "Società per Azioni", guidato dalla multinazionale Acea. Occorre rivedere da subito la gestione privata, perché l'acqua è e deve rimanere un bene comune fondamentale e, come ormai sappiamo, non può essere assoggettato ad interessi economici.