15 ottobre 2009

Studenti in difesa della scuola pubblica

In questi giorni sono ripartite nelle scuole di Firenze (e non solo) le occupazioni. Si tratta di una protesta in difesa della scuola pubblica che ha ragioni da vendere, a dispetto di quel che scrivono alcuni “soloni” sempre pronti a bacchettare. I tagli indiscriminati della Gelmini, che sono rimasti intatti nella loro insensatezza, cominciano infatti a provocare pesantissimi effetti. Nonostante l'opposizione di tutto il mondo della scuola, insomma, l'offerta didattica è stata fortemente ridimensionata, l'affollamento nelle classi è ancora aumentato e molti servizi sono stati tagliati. A questo si aggiungono i danni che causerà il ddl Aprea, che consentirà l'entrata dei privati nella gestione delle scuole, fino a condizionare l'organizzazione della didattica e l'offerta formativa. Gli studenti non solo hanno ragione, ma stanno anche dimostrando maturità, con attività informative e culturali, gestione degli spazi oculata nella stragrande maggioranza dei casi e un alto livello di informazione e di critica. Spesso sono anche sostenuti da una parte consistente del corpo insegnante, che del resto è colpito anch'esso pesantemente. I docenti sono sempre più in difficoltà, per non parlare dei precari in perenne agonia. Le misure governative, da una parte tendono dunque a recuperare indiscriminatamente risorse, dall'altro puntano alla demolizione della scuola pubblica; un sistema forse troppo vivace, democratico e poco allineato. Ma che sopravvive, anche grazie alle lotte dei docenti e degli studenti, nonostante i difetti che pure mantiene.