26 ottobre 2009

No a Renzi, coerenti nell'alternativa

In questi giorni nel Consiglio comunale fiorentino si è discusso e votato il programma di mandato del nuovo sindaco PD, “l'enfant prodige” Matteo Renzi. Le linee per i cinque anni di governo cittadino non si differenziano dal programma presentato in campagna elettorale, né avrebbero potuto farlo. Al di là dell'apparente nuovismo renziano, di una eccezionale capacità comunicativa e di un dinamismo presenzialista che non apparteneva al precedente governo Domenici, si rintracciano le continuità con il passato. Basti citare la volontà di costruire un nuovo inceneritore, il progetto di una mega-circonvallazione interrata sotto le colline, il rifiuto di considerare il passaggio in superficie per l'Alta velocità come alternativa al devastante doppio tunnel sotto la città; e ancora, la mancanza di strumenti per risolvere l'emergenza abitativa, le insufficienti proposte in tema di lavoro e accoglienza, la chiusura sui diritti e sul principio di laicità, come anche i modelli di gestione dei servizi pubblici a partire dall'acqua. Ho quindi confermato il mio voto contrario contrapponendo altre scelte per la città. Del resto, abbiamo un mandato preciso, che ci viene dalle migliaia di persone che ci hanno votato proprio in quanto alternativi a Renzi e al suo programma. Stupisce invece che l'opposizione rappresentata dai partiti della sinistra, pur essendosi presentata solo pochi mesi fa come decisamente alternativa a Renzi, abbia deciso di astenersi e addirittura di sottolineare gli aspetti positivi del programma del sindaco. Ma si sa, a noi liste di cittadinanza sfuggono sempre di più le logiche di chi sta ai vertici dei partiti. Anche di sinistra.