09 ottobre 2009

Rifiuti: Firenze cambi rotta

Nei giorni scorsi la Regione Toscana ha presentato i dati sui rifiuti. Il Comune di Firenze raggiunge il 37,26% nella raccolta differenziata: un risultato pessimo per una città che ormai da molto tempo è al di sotto degli obiettivi minimi fissati. Le politiche cittadine in materia sono infatti totalmente deficitarie. Allo stato attuale gli amministratori locali si impegnano solo 'a parole', un po' per sentito dire, sulla green economy. Ma a quanto pare non hanno la più pallida idea di cosa significhi intraprendere azioni capaci di alleggerire la produzione di rifiuti, favorire il loro recupero e cancellare la pericolosa costruzione di inceneritori. La cosa più grave è che le buone pratiche nel settore non mancano, ma vengono ignorate: questo fa nascere il sospetto che dietro la loro incapacità in realtà si celi una sorta di cattiva fede, utile a favorire le grandi imprese che costruiscono gli inceneritori. Il Consiglio Comunale lunedì scorso ha approvato una mozione che impegna il sindaco ad anticipare l'abolizione dei sacchetti di plastica, già prevista a livello nazionale per il 2011. Si tratta di un segnale positivo, ma non può che essere un primo passo verso una gestione diversa dei rifiuti. Iniziative come l'abolizione delle buste non devono rimanere fini a sé stesse. Occorre intraprendere azioni a 360 gradi per ridurre i rifiuti ed incentivare la raccolta differenziata, iniziando dall'ampliamento della raccolta 'porta a porta', che già ha dato ottimi risultati nel borgo di Peretola.