07 gennaio 2010

Una firma per salvare i senzatetto

Basta un'ordinanza. Non serve altro che un'ordinanza del sindaco ad assicurare la sopravvivenza dei senza fissa dimora nelle prossime ore, quando su Firenze scenderà una micidiale cappa di gelo. Poche parole, nero su bianco, con cui Matteo Renzi può obbligare i gestori delle stazioni ferroviarie a tenere aperte le sale d'aspetto durante la notte, per farvi dormire chi è senza una casa. La stiamo aspettando da settimane questa ordinanza, insieme naturalmente alle associazioni e ai gruppi che operano in difesa dei diritti umani e che da anni sono impegnati anche sullo spinoso tema della residenza, che il Comune concede, ad oggi, discriminando chi non decide di affidarsi ai servizi sociali. Sono oltre 500, infatti, le persone in stato di estremo disagio che vivono per le strade di Firenze, quando i posti letto messi a disposizione dall'amministrazione sono appena 150. Nei giorni scorsi abbiamo contribuito all'appello in cui si chiede al primo cittadino di far intervenire anche la Protezione Civile. Abbiamo anche chiesto che il Prefetto si attivi nel reperire edifici dismessi e inutilizzati dove accogliere temporaneamente, anche di giorno e non solo per dormire, i tanti senza dimora della città. Due anni fa moriva assiderato tra i binari di Campo di Marte Pal Surinder, un giovane immigrato in cerca di fortuna nella nostra città, incapace di accoglierlo anche nei giorni più duri dell'inverno. Il sindaco di allora non c'è più. Vediamo se Renzi si mostrerà all'altezza della situazione. In fondo basta una firma.